28/01/2022

Stefano Torrione racconta American Chrome

Chi meglio dello stesso autore può essere in grado di raccontare un libro?

 

Abbiamo quindi chiesto al noto fotografo Stefano Torrione di raccontarci di più sulla sua ultima opera: American Chrome.

 

Ringraziando l’artista per la disponibilità, lasciamo a lui la parola.

“È il libro che raccoglie le mie prime fotografie in assoluto scattate nel 1990/91 negli Stati Uniti d’America quando ancora la fotografia non era per me un lavoro ma solo una grande passione. In quel tempo mi ero trasferito a San Francisco per vivere quel sogno americano alimentato dal cinema, dalla letteratura e dalla musica. Gli States sono sempre stati un punto di riferimento per la mia generazione, un destino.

Al tempo fotografavo anche io in Kodachrome, la mitica pellicola invertibile usata dai grandi coloristi americani come Ernst Haas e tanti altri. Le mie erano fotografie libere non commissionate come quelle che ho scattato ai vecchi italiani di North Beach il quartiere italiano, tra cui spicca l’incontro con Lawrence Ferlinghetti il poeta di origini italiane fondatore di City Lights e editore degli scrittori “beat” come Ginsberg e soprattutto Jack Kerouac.

Proprio quest’ultimo ha ispirato migliaia di giovani come me a viaggiare lungo le highways degli USA dalle pagine del suo best seller On The Road.

Il mio nuovo libro American Chrome riporta così molte immagini frutto dei numerosi viaggi da est a ovest nel Kansas, dalle distese del Texas alle insegne dei motel del New Mexico, dalle corse di Indianapolis a New York.

Per stampare questo libro ho fatto un lungo lavoro di scansione delle diapositive scattate oramai più di trent’anni fa ma ancora perfettamente integre e di post produzione delle immagini stesse. Il mio obiettivo qualitativo era di trasmettere alle stampe offset il carattere proprio della pellicola Kodachrome, la saturazione dei colori, la materialità dei tratti e la peculiarità delle tinte pastello.

Ho ricevuto in questo processo la piena assistenza dei tecnici di stampa della Printer Trento, azienda con la quale collaboro da tempo e con la quale ho all’attivo la stampa di altri 5 libri.
La scelta della carta di tipo Ultramatt richiede specifici accorgimenti di stampa dovuti principalmente al forte assorbimento del punto di inchiostro.

La grande competenza e esperienza della Printer ha permesso il raggiungimento di un risultato qualitativo molto alto perfettamente rispondente alle aspettative, così è nato AMERICAN CHROME, la mia frontiera, il mio piccolo west.”

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